Parrocchia San Giuseppe Lavoratore - Scalea
VERBALE DEI CATECHISTI - 15 APRILE 2025
Martedì 15 Aprile 2025 alle ore 16:30 si è svolto
l’incontro con i catechisti, non erano presente,
Pina Pandolfi, Maria Russo, Assunta D’attoli.
Il tema dell’ incontro è stato la speranza in questo
tempo di giubileo, la domanda:Cosa possiamo fare per
migliorare i percorsi di catechesi nella nostra
realtà parrocchiale.
Don Cono sottolinea come spesso ,nella vita
personale e comunitaria sembra mancare la speranza,
ci si concentra prevalentemente sulle difficoltà e
sui problemi che ci accompagnano il nostro
quotidiano. Tuttavia ,se non si alimenta la
speranza, si rischia di perdere la capacità di
comunicare ai ragazzi e ai genitori la bellezza
della fede. Viene ricordato che siamo noi
,catechisti, a doverci ricaricare continuamente e a
vivere un protagonismo non nostro, ma radicato nella
fede. Un protagonismo che, se affidato solo alle
nostre forze può fallire, ma che trova senso e forza
quando nasce dall’incontro con Gesù.
Anche l’anno giubilare, indetto dal Papa
all’indomani del COVID-19, si inserisce in questo
cammino di riflessione. Lo Slogan *La Speranza non
delude*acquista un significato profondo, soprattutto
in un contesto segnato da guerre, fame,
disoccupazione e difficoltà crescenti. Non si tratta
di uno slogan popolare, nel senso superficiale del
termine, ma di un richiamo autentico per chi vive
drammi reali e porta addosso i segni dello
smarrimento e della sofferenza. La nostra missione
,come comunità e come catechisti, è quella di
portare speranza, guardare avanti con fiducia e
aiutare gli altri a fare altrettanto, testimoniando
con la vita ,la presenza di Dio che non abbandona.
Ogni parrocchia ha la propria storia, le sue
energie, le sue fragilità. Anche noi siamo chiamati
a leggerci in profondità, per comprendere in che
modo la nostra comunità possa rispondere
concretamente alle esigenze della catechesi, in una
società in cui, spesso ,essa non ha molto rilievo. È
importante partire da una lettura realistica della
situazione educativa e sociale in cui ci muoviamo.
Dobbiamo saper riconoscere i nostri limiti, le
nostre fragilità ,per evitare il rischio di
costruire percorsi ideali ma irrealistici che
potrebbero poi portarci delusioni e scoraggiamento.
Il tema scelto per la bozza del programma della
festa del primo maggio è “La Speranza non delude”, e
viene letto da Maria Casile .
La riflessione che lei fa ,e che siamo chiamati ad
avere sempre speranza, anche nei momenti di
difficoltà. Questo tempo di grazia ci invita a
essere segni di speranza per gli altri ,soprattutto
nel contesto di fragilità. La serenità non nasce
improvvisamente, ma è frutto di un cammino,. È
importante abituarsi al silenzio, ritagliarsi
momenti per andare nel proprio “deserto” non inteso
come luogo di aridità, ma come spazio d’incontro
profondo con il Signore, perché solo lui dona vera
serenità. Come catechiste-educatore siamo chiamati,
non a realizzarci ma a metterci a servizio della
comunità. Questo cammino non è facile, ma la
preghiera e l’incontro personale con Gesù, ci
aiutano a vivere il nostro servizio con serenità e
speranza, lei anche nelle fatiche sente che il
signore gli sta donando una pace profonda. Abituarsi
ad andare nel deserto è una scelta che arricchisce
l’anima, perché li si vive davvero l’incontro con
Dio.
Ilaria Minervini,condivide la sua riflessione
collegata al tema del Grest. Parte dall’immagine
della porta, simbolo ricorrente che richiama sia la
sicurezza che si trova in Gesù, sia la
speranza che lui rappresenta Rileva che, nonostante
ci siano tante sfere che racchiudono *incertezze sul
futuro, momenti di sconforto e difficoltà*, resta
sempre *presente la speranza e la possibilità della
salvezza*. La porta, quindi diventa *segno della
speranza*: simbolo che si collega bene anche al
*tema giubilare del 2025*, che pone *la speranza al
centro*.
Negli anni ,precedenti si era parlato, ad esempio,
della *misericordia* e del fatto che *Dio ama anche
il peccatore*, mentre oggi si sente forte il bisogno
di parlare di *speranza*, soprattutto per i ragazzi
e le famiglie. La riflessione si conclude
sottolineando che *le tante “porte” rappresentano l’
opportunità di aprire*, nonostante le difficoltà, e
in ogni situazione ,possiamo trovare *la salvezza in
Gesù*, che è sempre accanto a noi.
Anna Latella , interviene sottolineando come tutto
sia collocato all’amore: sia la speranza che la
misericordia fanno parte di un disegno, in cui
l’amore è l’elemento centrale.
Il parroco raccoglie lo spunto ricordando che S.
Paolo dedica un intero capitolo all’amore
riconoscendone la centralità. Aggiunge che pur
avendo un unico tema-come la porta ,che è una
sola-le situazioni e gli atteggiamenti della vita
cambiano: si può amare ed essere delusi, si può
avere fede ma sentirsi scoraggiati. Ricollegandoci
al tema giubilare “La Speranza non delude” Don Cono
evidenzia come questo richiede un atteggiamento di
fiducia costante, anche se non è facile, perché
viviamo in una società che spesso semina sfiducia.
L’obiettivo del giubileo, è guardare sempre avanti
con fiducia anche quando si attraversano momenti di
sconforto, è in questa visione che il messaggio
della speranza assume valore concreto nella nostra
realtà quotidiana. Si evidenzia la necessità di
modificare il senso del lavoro catechistico,
spostando l’attenzione su ciò che davvero è
essenziale: creare relazioni autentiche, che
resistono al tempo e non si interrompono dopo la
celebrazione dei sacramenti .La testimonianza di
fede, se vissuta solo come trasmissione di
contenuti, rischia di sembrare sterile o poco
incisiva, ciò che conta ,è costruire legami di
fraternità, capaci di durare e lasciare un impronta
profonda. Il questo contesto, amore e speranza sono
due realtà strettamente collegate, ma al tempo
stesso distinte: l’amore è donazione totale, come
quello di Gesù che si offre sulla croce, e proprio
questo amore è chiamato a generare speranza.
Tuttavia ,a volte può essere ostacolato da
atteggiamenti di egoismo che ci chiudono il cuore
anziché aprirlo.
Ci troviamo a vivere un periodo molto intenso, i
giorni della Pasqua, seguiti subito dalla novena,
dai sacramenti, e infine dalla conclusione delle
attività catechistiche, che ci introduce al tempo
del Grest.
In tutto questo percorso, il filo conduttore è uno,”
la speranza non delude” essere sempre pronti a
comunicare la speranza è ciò che il Signore ci
chiede ,è un invito a mettere da parte le nostre
fragilità per Far emergere il desiderio profondo di
testimoniare ,con gioia e fiducia la bellezza della
fede, soprattutto con i ragazzi e le loro famiglie.
Novena di San Giuseppe (22-30Aprile)
I ragazzi non faranno l’incontro settimanale, ma
parteciperanno e animeranno la celebrazione
eucaristica delle ore 18:00 e verranno in chiesa
alle ore 17:30.
Giovedì 24 Aprile -Sorgente Di Gioia
Domenica 27 Aprile -Angeli in Festa
La celebrazione del 1 maggio ore 11:00-Piccole-Orme
:tappa della croce.
L’animazione serale è pensata per coinvolgere i
ragazzi e le famiglie.Le preghiere saranno
spontanee, a cura dei ragazzi, offertorio libero non
si chiede nulla, se qualcuno porta qualcosa è ben
accetto.
La processione sarà dopo la messa delle ore 18:00
come concordato con il Consiglio Pastorale. Se è
possibile il coinvolgimento dei ragazzi durate le
soste nei 5 quartieri (o si chiede ai dei delegati
se non è possibile). Poi resta la tappa della
Bibbia.
I sacramenti
11 maggio: prime comunioni
18 maggio: cresima e con questa celebrazione si
concludono le attività.
Il Grest 2025-tema Toc -toc
Durata dal 16-29 giugno
Orario- solo di pomeriggio dal Lunedì, al Venerdì,
coinvolgere gli animatori “Adesso Tocca A noi”. Una
giornata da programmare al mare. Il 29 Giugno
chiusura Grest con la celebrazione Eucaristica .
Prossimo incontro martedì 22 Aprile con pizza ,
luogo, e orario da definire.
Chiusura del incontro con la benedizione di Don Cono
ore 17:20.
Verbale incontro con i Catechisti - 8 Aprile 2025
Martedì 8 Aprile 2025
alle ore 16:30 si è tenuto l’incontro con i
catechisti. La settimana santa è un momento di
profonda riflessione sulla nostra fede e sulla
relazione con Dio .Il giovedì Santo è un momento
cruciale che ci invita a riflettere sul gesto della
lavanda dei piedi compiuto da Gesù, segno profondo
di disponibilità al servizio. È un invito a viverlo
come esempio di ciò che ci viene chiesto nel nostro
cammino di fede. L’impegno di camminare secondo ciò
che Gesù ci chiede, caratterizza nonostante i limiti
della nostra fede, il senso di ciò che viviamo in
parrocchia, tutto nasce dalla volontà di servire
Gesù, rendendolo presente attraverso di noi.
Don Cono legge il
brano del vangelo di GV13,1-15 sottolineando come
l’immagine della lavanda dei piedi debba essere
sempre presente nella nostra vita. Spesso anche noi
come Pietro si ha la voglia di voler vivere un ruolo
diverso,ma dobbiamo avere sempre Gesù davanti a noi
, come ha fatto lui così dobbiamo fare noi,con la
certezza che nell’imitazione di lui c’è la bellezza
di cio che viviamo. Anche Pietro, pur facendosi
lavare i piedi da Gesù probabilmente non capiva
pienamente il significato di quel gesto. Gesù lava i
piedi anche a Giuda pur sapendo che lo avrebbe
tradito, questo atto ci insegna che Gesù non scarta
nessuno: è venuto per la salvezza di tutti, e così
anche noi dobbiamo accogliere tutti ,e renderci
disponibili verso tutti per educare a vivere il
bene, gli uni verso gli altri.
Anche se a volte non capiamo completamente non
dobbiamo preoccuparci, nemmeno Giuda capiva, ma Gesù
gli ha lavato i piedi comunque. A Pietro, Gesù Dice”
voi farete come io ho fatto”. Il nostro compito come
discepoli è rendere presente Gesù attraverso ciò che
facciamo. Il significato di ciò che compiamo non sta
tanto nel come lo facciamo, ma nel fatto che siamo
chiamati a renderlo presente ,se sappiamo che una
persona è ammalata, possiamo trovare un po’ di tempo
per stare insieme, proprio come faceva Gesù. Ciò che
conta veramente è aiutare gli altri, a comprendere
la gratuità del dono di se. Il servizio che i
catechisti vivono deve essere interpretato come il
protagonismo che il signore ci affida .
Don Cono ha preparato
una scheda con delle domande di riflessione ,su come
viviamo il nostro servizio come catechisti-educatori
perché è importante una riflessione, bisogna capire
se il nostro impegno è fatto per il signore ,o per
noi stessi, se il servizio è vissuto solo per motivi
personali, può diventare sterile e inaridire il
nostro cuore ,è fondamentale che il servizio sia
animato da un cuore aperto, pronto ad accogliere gli
altri. Un buon Team di catechisti è quello che vive
il servizio con entusiasmo e unità, ogni gesto,
parola, azione che compiamo, deve essere un modo per
rendere presente Gesù, a tutte le persone con cui
veniamo in contatto ,solo vivendo in comunione, con
apertura e disponibilità possiamo essere davvero
testimoni credibili del vangelo. Il catechista non è
quello che viene parla ,ma anche un ascoltatore, è
fondamentale creare un ambiente di ascolto, di
dialogo ,e comprensione con i ragazzi, promuovendo
un’ atmosfera che favorisce la crescita spirituale e
umana
Nelle domande che
sono state proposte è stata usata la parola”
catechista-educatori” il catechista esige una
profondità spirituale che è legata alla fede, essere
educatore lo possono fare tutti, poiché le due
figure possono essere sostitutive o complementari .
Ilaria, fa la sua
verifica alla prima e ultima domanda .La speranza
riguarda tutto ciò che facciamo ,è come un seme che,
magari non porterà frutti immediati ma che nel
tempo, anche a distanza di anni potrà germogliare,
la Speranza è quella di essere testimoni credibili
della fede, anche se non sempre vediamo i risultati
subito. Per l’altra domanda dice: è tutto bello se
si ha un cuore per camminare insieme, altrimenti
diventa faticoso, confusionario, disordinato, ma Dio
ama agire nel disordine, quindi non è sbagliato
vivere in modo disordinato, perché anche nel vangelo
troviamo disordine.
Don Cono spiega che
nel vangelo anche quando Giuda sta per tradirlo,
Gesù lo accetta, non rigetta un gesto d’amore, anche
da chi lo tradirà. La nostra vita in fondo è
disordinata. La figura del catechisti-educatori è
sostanzialmente intercambiabile, dipende dal valore
che attribuiamo alle persone. La parola catechista
indica una persona che si impegna a dare
testimonianza della propria fede, rappresentando i
beni della comunità , educatore è una funzione
diversa che richiede strumenti e metodi adeguati per
trasmettere la catechesi nel mondo di oggi, è
importante fare sempre un esame di coscienza su come
ci stiamo comportando, non dobbiamo vivere alla
giornata senza riflettere su quello che stiamo
facendo, perché le persone ci osservano ,e per loro
,non siamo solo i catechisti dei loro figli, ma un
esempio di vita.
Per comprendere la
fede i ragazzi hanno bisogno di esperienze concrete,
la settimana Santa è un’ occasione per coinvolgere i
ragazzi nelle celebrazione liturgiche e nelle
attività pratiche , bisogna invitarli per la
preparazione delle palme, delle bottigliette d’acqua
per il sabato santo , visita agli ammalati come
segno di solidarietà e carità Cristiana.
Il coinvolgimento dei
genitori è cruciale per il successo del cammino di
fede dei ragazzi ,i catechisti devono creare un
dialogo costruttivo con i genitori, incoraggiandoli
a partecipare, per creare un’atmosfera di
collaborazione e sostegno, che rafforzi l’educazione
alla fede. Il parroco, ci invita a visionare per il
prossimo incontro di martedì 15 ,la locandina del
Grest , il cui titolo è “toc toc ”che indica la
porta santa, simbolo giubilare.
L’incontro con tutte le catechiste finisce alle ore 17:15,
dopo una breve pausa sono iniziati gli incontri nei
vari team.
Domenica 6 aprile: Preparazione Domenica delle Palme
Domenica 6 aprile:
Alle ore 18:30 sono stati convocati i ragazzi di
Adesso Tocca a Noi, gli Scout e i Cresimandi per
preparare insieme la Domenica delle Palme.
Un'occasione per riflettere sul significato di
questa celebrazione e della Settimana Santa.
Don Cono parlando con i ragazzi ha previsto che loro
sono il nostro futuro e non devono dimenticarlo.
Ecco perché le ammonizioni le preghiere dei fedeli,
e la presentazione dei doni devono rispecchiare la
loro esperienza con Gesù. È importante che vivano
con consapevolezza questo momento e che lo
interiorizzino nel cuore.
Intronizzazione della Croce al Calvario:
Viene affidato al reparto scout, tutti saremo in
chiesa domenica mattina alle ore 10:00 gli scout
prenderanno la croce di palme, e insieme ci
dirigeremo al calvario, sostituendo quella dell’anno
precedente.
Ammonizione al Calvario: affidata allo Scout
Giovanni Paolo Savastano
Proclamazione del Passio (5 ragazzi):
- Gesù Michele Brando
- Cronista Chiara Araugio
- Folla Patrizia Mazzei
- Altri personaggi Miriam Montella
- Discepoli amici Aurora Oliva
Letture:
- Prima Lettura Aurora Oliva
- Salmo alternato Viola Fortunato, Viviana Rizzo
- Seconda lettura Syria Astorino
Preghiera dei Fedeli:
- Tre preghiere: Alle squadriglie Scout
- Due preghiere: Cresimandi "Angeli in festa"
Presentazione dei Doni:
I ragazzi presenteranno un dono che li caratterizza.
Non ci sarà la processione, i ragazzi si alzano dal
posto e andranno direttamente all'altare per
lasciare il loro dono.
Alla comunione
Tutti i capi squadriglia si posizioneranno vicino ai
ministri straordinari.
L'incontro si conclude alle ore 19:10.
30 marzo 2025 - Incontro con i Catechisti di Iniziazione Cristiana
Con inizio alle ore 16:00 l'incontro ha avuto inizio con la celebrazione del Vespro, erano assenti la nostra Coordinatrice Lo Stritto e la D'Attoli per motivi familiari, per il resto tutte presenti in modo sereno e operativo. Per quanto riguarda L'incontro convocato dal Parroco, per come ha lui stesso affermato, nasce dal desiderio dell'incontro collettivo del gruppo che, a motivo delle tappe e di altri incontri, dal Mese della pace non si faceva privilegiando le attività dei Team per l'organizzazione degli appuntamenti educativi. Ha raccomandato ancora di dare maggiore spazio al coinvolgimento delle famiglie, che purtroppo, per la gran parte, stentano a compredere pienamente la bontà della proposta cristiana per la crescita dei propri figli.
Questo lo abbiamo constatato anche nella quasi totale assenza all'incontro pensato per la crescita affettiva nella famiglia, vissuto in modo molto distratto dalla quasi totalità delle famiglie. Ci aiuta a comprendere ancora di più la bellezza della dedizone dei catechisti che continuano, nonostante tutto a vivere in modo intenso la propria disponibilità e la gioia di far camminare insieme i ragazzi della comunità. Questi problemi sono stati sottolineati anche negli interventi che sono seguiti, durante i quali ogni catechisti ha avuto modo di sottolineare le difficoltà che va attraversando personalmente e quelle vissute nelle relazioni con le famiglie che non sempre sono collaborative alle loro sollecitazioni. Anche il coinvolgimento ordinario dei ragazzi alla celebrazione festiva è molto difficile da vivere.
Si è stabilito di riprendere in modo sistematico gli incontri collegiali, mortificando quelli dei team per privilegiare il senso di appartenenza al gruppo nella sua totalità, per guardare al futuro insieme, pendendo coscienza della difficoltà che si riscontra nel trovare catechisti questo potrebbe comportare la mortificazione di alcune attività dell'iniziazione cristiana. Si è accennato anche alla possibilità di organizzare unitariamente il Grest per il mese di giugno, che sarà l'argomento centrale del prossimo incontro del gruppo. Si è accennato anche a un Campo estivo, da valutare tenedo conto delle disponibilità degli educatori. Però tenendo conto delle difficoltà aggregative di ulteriori energie è importante evitare una settorializzazione eccessiva delle risorse che in questa fase comporterebbe un ulteriore impoverimento degli operatori attualmente a disposizione della parrocchia.
Dopo aver parlato degli ultimi appuntamenti in calendario quest'anno, per i quali sembra che non ci siano particolari problemi organizzativi. L'incontro è terminato alle ore 17:30 con l'invocazione alla Vergine Santa, perché sostenga i Catechisti nelle loro difficoltà personali e familiari, ma anche per le famiglie nei problemi educativi e nell'impegno delle difficoltà sociali, economiche e relazionali che ogni giorno devono affrontare per costruire la speranza dei propri figli e, conseguentemente, il futuro cristiano della comunità.
22 marzo 2025 - Angeli in Festa - Escursione spirituale nelle Chiese di Scalea Storica
Sabato 22 marzo insieme al parroco, abbiamo
organizzato per i ragazzi del secondo anno del
gruppo Confermazione, un’uscita per conoscere meglio
le Chiese presenti sul nostro territorio.
Dopo un breve discorso di Don Cono ed un saluto agli
scout ci siamo incamminati verso la Chiesa della
Madonna del Lauro che, in questo Anno Santo, è stata
annoverata tra le Chiese Giubilari. Durante la
permanenza in Chiesa Don Cono si è soffermato su
alcune tematiche legate al Giubileo e sulla storia
della devozione degli Scaleoti verso la Madonna del
Lauro detta anche “ dei Marinai”.
Dopo una breve pausa ristoro con un buon gelato ed
una sosta nel piazzale Padre Pio la camminata è
proseguita verso la Chiesa di San Nicola in Plateis,
dove siamo scesi nella cripta situata sotto la
Chiesa. Cripta romanica di forma basilicale
caratterizzata da colonne, pilastri e dipinti che
sono stati illustrati dal parroco ai ragazzi.
La camminata è proseguita poi verso la Chiesa di
Santa Maria d’Episcopio nota anche come Chiesa della
Madonna del Carmelo, patrona di Scalea. La Chiesa è
stata chiusa per un lungo periodo per restauro e per
l’installazione di un nuovo altare. Nella serata di
sabato la Madonna del Carmelo, che era stata ospite
nel frattempo presso la Chiesa di San Nicola in
Plateis, ha fatto ritorno nella sua Chiesa. Il
parroco ha fatto osservare ai ragazzi gli stili
presenti nella Chiesa, la grande finestra e la
similitudine di alcuni dipinti con quelli della
cripta.
Sulla via del ritorno Don Cono ci ha mostrato dove
sono i ruderi di alcuni conventi presenti nel nostro
territorio. Dopo l’ultima sosta gioco nel cortile
della Chiesa la serata si è conclusa in pizzeria
dove ci hanno raggiunto anche Don Antonio, Rita e
Michele. I ragazzi, nonostante la stanchezza per la
lunga camminata, hanno accolto con entusiasmo
l’esperienza che vorrebbero ripetere.
16 marzo 2025 - Sorgente di Gioia: Tappa del Padre Nostro e Prima Confessione
Domenica 16 marzo per i ragazzi del gruppo
Eucaristia, Sorgente di Gioia è stata una giornata
caratterizzata da due tappe molto importanti per il
cammino catechistico dei ragazzi: la Consegna del
Padre Nostro e la Prima Confessione. Ad accogliere i
ragazzi domenica mattina per la santa messa Pro
Populo Dei, c’eravamo: Maria, Chiara e Silvana e
tali siamo rimaste per l’intera giornata, poiché per
motivi personali mancava il resto del team. Gli
occhi dei ragazzi brillavano di una luce
particolarmente bella ed esternavano una contentezza
frizzante, consapevoli di trascorrere l’intera
giornata tutti insieme.
La
Celebrazione è stata animata dal Quartiere Arenile.
Al momento del Padre Nostro, tutti i ragazzi
sono andati
verso il presbiterio intorno all’altare, formando un
grande cerchio e tenendosi per mano con il parroco
don Cono, hanno recitato la preghiera che Gesù ci ha
insegnato. In seguito, al segno della pace, hanno
donato a tutti i fedeli, un foglietto contenente il
messaggio del
Padre Nostro, scritto da Papa Francesco,
accompagnato da un gioioso sorriso e lo scambio
della pace:
“Rimetti
a noi i nostri debiti, concedici la Tua pace.
Rimetti a noi i nostri debiti, Signore, come noi li
rimettiamo ai nostri debitori e in questo circolo di
perdono concedici la Tua pace, quella pace che solo
Tu puoi donare a chi si lascia disarmare il cuore, a
chi senza timore confessa di essere Tuo debitore, a
chi non resta sordo al grido dei più poveri”
Al
termine della Celebrazione Eucaristica, don Cono ha
consegnato a ogni ragazzo la pergamena del Padre
Nostro e con una sorridente foto di gruppo si è
conclusa la prima parte della giornata. Subito dopo,
tutti insieme, ci siamo recati nel salone
parrocchiale, una fame improvvisa ha colpito tutti
per cui si è dato inizio al pranzo. Il parroco ha
proposto successivamente una passeggiata
verso piazza Gregorio Caloprese, dove in una
gelateria abbiamo gustato un buonissimo gelato che
ha allietato gli animi e il palato. Concludendo con
una foto di gruppo sotto la statua del
filosofo
Caloprese e
rientro in parrocchia.
Dopo
esserci ricomposti
e messi comodi la concentrazione di tutti era
rivolta all’ascolto della Parabola del Padre
Misericordioso con spiegazione al seguito. Poi una
caccia al tesoro riguardante il passo del vangelo,
ha entusiasmato i ragazzi i quali divisi in due
gruppi, fra corse e risate hanno trovato tutte le
buste, da cui ogni gruppo ha composto il proprio
puzzle con l’immagine diversa del Padre
Misericordioso con scritta sottostante, che
manifestava il Perdono e l’Amore che Dio ha verso
ognuno di noi
A seguire Il momento
ricreativo era d’obbligo, visto che i genitori
amorevolmente hanno inteso offrire la merenda sia
dolce che salata, accompagnata da giochi e risate.
Intanto don Cono ci comunica che ci aspetta in
chiesa per la Prima Confessione. Arriva anche don
Antonio e insieme saliamo all’orario stabilito. I
ragazzi erano leggermente emozionati, qualcuno si
era fatto prendere anche dall’ansia nonostante noi
catechiste avessimo cercato anche negli incontri di
catechismo di tranquillizzarli. Una verifica da
parte di don Cono riguardo i contenuti
del puzzle ha preceduto la Confessione.
Una verifica da parte di don Cono riguardo i
contenuti del puzzle, ha preceduto la Confessione.
Inoltre ha esortato i ragazzi a fare gruppo in
quanto si è reso conto che ci sono ragazzi che si
isolano e questo non va bene poiché devono impare a
stare tutti insieme, a rispettarsi conoscendosi per
nome l'uno con l'altro. È importante , ha
continuato, che non si prendano in giro tra di loro
perché le conseguenze che ne scaturiscono possono
far soffrire l'altro. Che
dirvi i ragazzi erano uno spettacolo che davvero
soltanto a guardarli t’intenerivano il cuore tanta
era l’emozione.
Si è
dato inizio al Sacramento e uno per volta andavano
dai sacerdoti. Intanto abbiamo cantato e letto un
paio di parabole dalla Bibbia per evitare inutili
distrazioni. Man mano che i ragazzi si confessavano
il loro viso si era trasformato, a loro detta si
sentivano “ più leggeri” e addirittura qualcuna
voleva ritornare da don Cono per continuare la
confessione…..troppo belli!
E’
seguita la consegna della pergamena ricordo della
Prima Confessione e di corsa tutti fuori per la foto
di gruppo, sui loro volti sorridenti traspariva una
gioia immensa, beh aspettavano con ansia questo
momento
J
Il gioco adesso era d’obbligo, chi a calcio, chi ha giocato a pallavolo e chi si è dilettato nelle varie acrobazie da togliere il fiato, sono ragazzi ed è giusto che esprimano il loro protagonismo. Intanto si sono fatte le ore 18:00 i genitori erano stati invitati a un incontro con don Cono mentre i ragazzi sono rimasti con noi nel salone dove facciamo catechismo.
Terminato l’incontro
ci siamo incamminati verso la pizzeria un
momento questo atteso dai ragazzi, poichè non
vedevano l’ora di sedersi per assaporare la pizza
fra l’altro molto buona. Devo dire che si sono
divertiti molto, certo che se fosse stato per loro
ci saremmo stati anche fino a mezzanotte.
16 Febbraio 2025 - Gruppo Angeli in Festa
“Relazione dell'Incontro
con i Genitori: “Cambiamento Culturale – Siamo Tutti
Debitori”
Il giorno 16 Febbraio alle ore 18:00 , si è svolto
l’incontro con i genitori sul tema “Cambiamento
Culturale – Siamo Tutti Debitori”. L’incontro ha
avuto luogo in chiesa ed è stato un momento di
riflessione e di condivisione sul concetto di debito
culturale e il suo impatto sul nostro quotidiano,
in particolare come genitori e educatori. L'incontro
si è aperto con il canto del nostro oratorio, "Ora è
tempo di gioia", che ha dato il tono positivo e
accogliente all'incontro, ricordando a tutti noi che
siamo chiamati a vivere con speranza e
gioia nonostante le sfide del cambiamento.
Durante l’incontro, abbiamo proposto ai genitori
alcune domande pensate per stimolare una
riflessione sul cambiamento culturale e
sull’importanza del riconoscere il debito che ogni
generazione ha verso gli altri. Le domande
riguardavano l'importanza di trasmettere valori e il
modo
in cui il cambiamento culturale può influenzare la
nostra società e la famiglia . Purtroppo, la
partecipazione dei genitori e ragazzi è stata
limitata, in parte a causa di un certo disinteresse.
Nonostante ciò, alcuni genitori si sono comunque
impegnati nel riflettere su questo tema. L'incontro
in chiesa si è concluso con l'inno di"Angeli in
festa"siamo noi un canto che ha ricordato a tutti
l'importanza di essere una comunità viva e gioiosa,
pronta a rispondere al cambiamento culturale
con amore,e speranza.
Nonostante la partecipazione non sia stata quella
che ci aspettavamo, l’incontro se concluso con un
momento di fraternità che ha riscaldato tutti i
cuori. Ogni partecipante ha portato qualcosa da
condividere con gli altri, e insieme abbiamo vissuto
un momento di vera comunità, gustando il
piacere della condivisione e della convivialità.
Sabato 22 Febbraio
è stata fatta fare la riflessione ai ragazzi sull'
incontro, la maggior parte di loro hanno espresso
che
non trovano importante "la festa della pace" e non
comprendendo l'importanza di questi momenti
di riflessione. Il fatto che alcuni ragazzi non
abbiano partecipato attivamente non deve farci
pensare che non siano
sensibili al cambiamento culturale e al valore della
pace. Piuttosto ci sprona a rivedere i nostri
approcci e a riflettere su come possiamo rendere
questi temi più vicini alla loro quotidianità.
Non dobbiamo scoraggiarci ma continuare a cercare
vie più creative per trasmettere il messaggio di
pace, amore, e comunità. La vera sfida è riuscire a
far comprendere, non solo le parole ma con le
azioni che questi valori sono fondamentali per
costruire una società più giusta e pacifica. Di
lavorare sempre più insieme tra noi Team e ragazzi
per far crescere una generazione capace di
vivere la pace non come concetto astratto ma come
realtà tangibile e viva nelle loro esperienze. La
festa della pace non è solo un evento da celebrale,
ma un impegno quotidiano per ognuno di noi.
Gruppo
Sorgente di Gioia - 9 febbraio 2025
Le nostre riflessioni riguardanti questo mese si
sono concentrate sulla frase contenuta nel Messaggio
per la Pace di Papa Francesco – La meta della pace –
<Amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si
baceranno> frase che rientra nel salmo 85, salmo
proclamato e meditato:< La verità senza amore è solo
una lama di ghiaccio tagliente, così come non è vero
amore quello vissuto nella menzogna e tutti sappiamo
che non è vera pace quella che non si fonda sulla
giustizia>. La giustizia e la pace sono doni di Dio,
ma anche impegni che dobbiamo vivere ogni giorno.
Come il seme che cresce dalla terra, anche la pace e
la giustizia devono essere coltivate e nutrite con
piccoli gesti quotidiani.
A
tal proposito è stato donato ai genitori un piccolo
vaso con della terra, con un seme di un bellissimo
fiore, che successivamente a casa avranno cura di
piantare. Inoltre i ragazzi hanno distribuito ai
genitori un cartoncino sul quale gli è stato chiesto
di scrivere insieme ai figli un messaggio di pace
per la famiglia
e la comunità. Il momento particolarmente gioioso è
stato quello della lettura delle preghiere e dei
messaggi appena scritti.
Successivamente un momento suggestivo ed emozionante
è stato quello che ha invitato a vivere don Cono,
esortando i genitori a prendersi per mano con i
propri figli stando in silenzio, ascoltando ciò che
gli sussurrava il cuore. Momento che si è concluso
con la recita del Padre Nostro.
Abbiamo ringraziato i genitori per aver partecipato e con la gioia nel cuore si è concluso il tutto con il canto “La pace si può” Con il canto “La Pace si può” i ragazzi del gruppo dell’Eucaristia Sorgente di Gioia, entusiasti e felici di sventolare la propria bandiera dai colori brillanti, hanno inteso dare inizio alla festa della Pace.
Il mese della Pace è un appuntamento fondamentale
nel cammino annuale catechistico. Abbiamo colto
l’occasione per incontrare i genitori in chiesa e
condividere questo momento comunitario all’insegna
della gioia con il parroco don Cono, le catechiste,
le animatrici e la partecipazione straordinaria di
Jacopo alla chitarra.
I genitori ricoprono un ruolo fondamentale nella crescita spirituale dei propri figli e spetta a loro il primo sostegno nella preghiera e nella frequentazione della santa messa domenicale. La pace nasce nei nostri cuori e oltre a posare lo sguardo su ciò che accade nel mondo, abbiamo la responsabilità di attivarci nel nostro piccolo, cerchiamo sempre di educare al dialogo e anche al catechismo cerchiamo sempre di costruire un ambiente sereno e pacifico con al centro l’amore per Gesù.
26 GENNAIO 2025 - INCONTRO GENITORI PICCOLE ORME
LA SPERANZA LA PIÙ ASSENTE ARDENTE PRESENZA
Shakespeare scrive che la materia di cui sono fatti i sogni e la speranza quindi noi sogniamo ancora? Se sogniamo c'è speranza.
La speranza non è l'ultima di una situazione finché c'è speranza c'è la vita.
Le icone bibliche di speranza, che tengo a dirvi
sono tre: I dieci lebbrosi , i due ciechi e il
serpente nel giardino terrestre.
I dieci lebbrosi gridano al signore e lui dice
<andate a mostrarvi dai sacerdoti> . Quelli partono
,sono malati e partono ,stanno soffrendo, la pelle
si disfa e partono.. questa è la speranza! mentre
andavano furono guariti, non sono guariti e poi
vanno! ma sono malati e vanno, e intanto guariscono!
questo si chiama cammino di guarigione.
I due ciechi : c'erano due ciechi a betsaida che
sentono parlare di Gesù, dicono andiamo dietro a
lui....ma non ci vedono! eppure gli vanno dietro
,sono ciechi non so come hanno fatto, forse hanno
seguito la voce, ma lo seguono vanno a cercare nel
buio la loro guarigione. Questo andare nel buio
camminare nel buio nella speranza che qualcosa
troverò questa è la speranza. Nonostante il buio
andare. Ma noi, che abbiamo la vista, ma abbiamo
buio nel cuore, per drammi, delusioni, tradimenti
perché dove dovremmo andare?
Perché la vita ha un senso. Il senso della vita è un
senso positivo.
Il serpente nel giardino terrestre <dice il signore>
striscerai sul tuo ventre insidierai il calcagno
della donna ma lei ti schiaccerà la testa. Noi
l'abbiamo immaginato, applicato alla Madonna ma
siamo noi, il male è dietro di noi, alle spalle ma
non davanti come un orizzonte come meta e dietro in
basso non arriva al cuore, arriva al calcagno,
sotto, quindi c'è questa superiorità dell'uomo sul
male. Ci potrà far male, ci potrà colpire ma non
arriverà al cuore e allora noi saremo nemici del
male .
Il serpente, simbolo del male entrerà nella nostra
vita, ci morderà, ci farà male però non sarà mai
colui che siederà sul trono del nostro cuore .
Riassumendo: i dieci lebbrosi che partono mentre la
pelle si disfa, i due ciechi che seguono Gesù senza
vederlo, il serpente che è dietro, perché davanti a
noi non c'è un orizzonte di male ma c'è un futuro di
inimicizia tra il male e l'uomo.
Questo fa sì che il senso della vita durerà per
sempre .
Don Milani diceva finché c'è fatica c'è speranza non
dove c'è vita comoda c'è speranza!!! sei tu nel
momento della lotta riparti ricominci ti aggrappi
con forza alla speranza possiamo anche dire che
finché c'è speranza c'è vita.
Il serpente, simbolo del male entrerà nella nostra
vita, ci morderà, ci farà male però non sarà mai
colui che siederà sul trono del nostro cuore .
Riassumendo: i dieci lebbrosi che partono mentre la
pelle si disfa, i due ciechi che seguono Gesù senza
vederlo, il serpente che è dietro, perché davanti a
noi non c'è un orizzonte di male ma c'è un futuro di
inimicizia tra il male e l'uomo.
Questo fa sì che il senso della vita durerà per
sempre .
Angeli in Festa - Scaletta Lucernario di Sabato 14 dicembre ore 19:00
Accoglienza tutte
Presentazione del lucernario Lidia
Al centro della stanza il cero+ cuore da costruire a
puzzle+ mappamondo,ceri intorno alla croce.
Canto *Sei luce splendida* quando i ragazzi
accendono la candela.
Pensieri sulla dilexit nos letta dai ragazzi
Commento su dilexit nos Assunta?
Passo biblico letto da un genitore Luc3,10-18
Commento Rita
Domande ai genitori a cura dei ragazzi con
costruzione del cuore a puzzle sempre i ragazzi
Se vogliono i genitori possono scrivere un pensiero
e attaccarlo al cuore.
Saluti del parroco e canto finale *Siamo noi*
17 novembre - Angeli in Festa Tappa della Carità
Verbale Progammatico del 14 settembre 2024
Sabato 14 Settembre alle ore 19:00
è stato convocato l’incontro con i coordinatori dei tre
team e i responsabili degli animatori per organizzare il
percorso catechistico, le iscrizioni e i passaggi.
Dal 16 al 21 Settembre, dalle ore
16:00 alle ore 17:30, verranno prese le iscrizioni per
l’anno 2024/2025, la quota quest’anno è di 15,00 €.
Lunedì 23 Settembre iniziano le
attività oratoriali.
Il lunedì Piccole Orme
dalle ore 16:30/18:00
Il giovedì Sorgente di
Gioia dalle ore 16:30/18:00
Il sabato Angeli in Festa
dalle ore 16:00/17:30
Sempre il sabato Adesso
Tocca a Noi dalle ore 17:30 18:30.
Tutte le comunicazioni dei quattro
team vanno scritte sul gruppo Ora è tempo di gioia in
modo che tutti sappiano i contenuti dei vari team per
potersi organizzare e abituarsi a lavorare insieme.
L’impegno è quello di leggersi come in un unico gruppo
educativo. Il mese di ottobre, mese missionario, le
attività verranno svolte con i ragazzi nei quartieri per
animare e dare gioia, oppure andare a trovare persone
sole o ammalate.
Il 13 ottobre con inizio alle ore
16:00 e fino alle ore 18:00 i quattro gruppi saranno
impegnati con i passaggi nei quartieri e devono
interagire tra di loro per organizzare le attività.
Piccole Orme sarà
in viale Primo Maggio
Sorgente di Gioia
accoglie in Piazza Caloprese
Angeli in Festa
organizza in Piazza Giovanni XXIII
Adesso Tocca a Noi
presso la Madonna del Lauro
Si devono preparare due momenti, un
momento di saluto con i ragazzi dell’anno precedente e
un momento di accoglienza per quelli che arrivano e alle
17:30 tutte le attività devono finire per andare in
parrocchia, una volta arrivati tutti i gruppi insieme si
faranno il canto Ora è tempo di gioia, la coreografia
viene affidata al gruppo animatori Adesso tocca a noi.
I fazzolettoni dell'Oratorio si
devono dare solo ai ragazzi che si iscrivono. I genitori
devono capire che gli impegni vanno rispettati e non
trascurati altrimenti poi ci troviamo male durante
l’anno. Nel gruppo dei genitori vanno inseriti sia le
mamma che i papà perché bisogna lavorare con le famiglie
e va inserito anche Don Cono. Non bisogna dimenticare
gli incontri con i genitori da fare ogni mese
coinvolgendo i
ragazzi i quali
dovranno raccontare la loro esperienza vissuta
ifino a quel momento. Gli incontri devono essere
interrativi.
Per il mese della pace ci si dovrà
incontrare per scegliere il tema e ogni team lo propone
e va vissuto nei quartieri o in qualche struttura,
oppure si può andare in un'altra parrocchia.
L’importante è trasmettere la gioia di stare insieme.
Verbale
Lunedi
26 agosto 2024 con inizio alle ore 18:30 viene convocato
l’incontro con i catechisti e animatori, per organizzare
i passaggi e mettere insieme quanto programmato dai
diversi Team
durante l’estate.
L’incontro inizia con la preghiera del giubileo e riflessione da parte di Don Cono. Il Giubileo è un anno di grazia di gratuita un’occasione per rinnovare la nostra fede, ognuno è invitato a viverla nella propria disponibilità ad accogliere l’opera di Dio. Per questo momento di grazie ci saranno tante attività che saremo invitati a partecipare.
Il compito dell’educatore non è tanto quello che vive ma come lo trasmette agli altri. È difficile anche trasmettere dei contenuti di fede ai ragazzi perché vi è solo un incontro alla settimana con loro ed è difficile che riescano a memorizzarli e pertanto bisogna ogni volta ricominciare da capo.
Per i ragazzi parlare di giubileo è un mondo estraneo
perché arriva ogni 25 anni e quando si è vissuto quello
precedente del 2000 di Giovanni Paolo II non vi era la
presenza di nessuno di questi ragazzi. Quello
straordinario di Papa Francesco della misericordia,
invece, erano pochi, bisogna maturare e riflettere di
più prima noi sulla gratuità della grazia di Dio e poi
trasmetterla ai ragazzi perché devono imparare a
ringraziare, cosa che fanno fatica
perché sono abituati ad avere sempre di più e
quasi mai a ringraziare
Le
iscrizioni di iniziazione Cristiana sono dal 16
Settembre al 21 Settembre i genitori si rivolgeranno a
Don Cono che li aiuterà a comprendere il loro
coinvolgimento attivo nella vita di fede dei figli e a
chiarire che non esiste nessun oratorio anspi, l’unico
oratorio in cui saremo tutti tesserati è oratorio S.
Giuseppe di Scalea.
Ora è tempo
di gioia e vivremo il servizio alla comunità in questo
stile oratoriale. La cosa più importante è che i Team
stiano bene insieme e ancora questo non accade, ci sono
troppe parole e questo non aiuta a dare testimonianza.
Bisogna cercarsi con affetto e se ci sono dei problemi
bisogna chiarire che i catechisti sono i testimoni di
fede. Se non diamo testimonianza della gioia non
possiamo educare alla gioia di stare insieme, ecco
perché lo slogan su cui si è lavorato e la gioia e
quando ci saranno gli incontri mensili con i genitori
tutti i team devono mandare un unico messaggio che è
quello della gioia di stare insieme.
I team
devono trovare uno slogan proprio, un canto, un testo
delle bibbia e un giorno della settimana per organizzare
la catechesi dei ragazzi e approfondire il testo,
l’incontro non deve essere frettoloso ma di
approfondimento del testo che serve per aiutare ad avere
dimestichezza con la bibbia perché la radice di tutto
quello che cerchiamo di trasmettere è presente nella
Sacra Scrittura e va vissuta come aiuto può essere
organizzato anche nella propria casa per conoscerci
meglio, Don Antonio sarà parte integrante dei Team della
catechesi anche perché dal 1 Settembre Don Luca vivrà il
suo ministero presso il santuario del Pettoruto con i
giovani che è il gruppo dove lui ha dialogato di più e
ha cercato di portare avanti
per questo se
pensato di vivere l’adorazione di giovedì dove verranno
consegnate le magliette del gruppo animator. Nel ricordo
della nostra comunità gli sarà dato un piccolo dono. I
referenti del gruppo giovani scelti da Don Luca sono
Fatima kochtab e Michele Brando che prende la parola per
illustrare il loro programma.
Gli
animatori sono giovani che stanno crescendo in
parrocchia e verranno inseriti nei vari team di
catechesi, il compito nostro è quello di farli sentire
accolti e di farli crescere in modo armonioso e come
dice Papa Francesco coinvolgerli il più possibile. Le
attività che sono state programmate bisogna viverle per
i vari Team. I Giovani collaboreranno, il nostro compito
è quello di creare più stabilita educativa perché anche
il gioco non è per divertirsi ma per crescere stando
insieme.
I
passaggi sono il 13 ottobre alle ore 16.00 durata di due
ore circa un momento iniziale sarà vissuto nel
quartiere. Per alimentare la curiosità bisogna preparare
un itinerario e durante il percorso preparare delle
prove; giochi, caccia al tesoro e accogliere il gruppo
precedente quando i ragazzi arriveranno nel gruppo nuovo
di appartenenza bisogna fare un momento di accoglienza
con dei giochi, e consegnare il nuovo fazzolettone di
appartenenza al gruppo.
L’incontro
termina alle ore 19.46 con la benedizione di Don Cono e
la preghiera